Green Graffiti e la comunicazione pulita
Per chi si occupa di comunicazione sostenibile l’agenzia Green Graffiti è sicuramente un punto di riferimento. Perché? Perché sono gli autori della comunicazione pulita, ossia hanno brevettato un metodo di comunicazione in grado di pulire le città, invece che imbrattarle.
Si tratta appunto dei greengraffiti, ossia messaggi pubblicitari impressi su marciapiedi e muri, attraverso un template e dell’acqua. Questo video illustra come:
Al confine tra affissione, guerrilla marketing e street art, ecco un nuovo mezzo di comunicazione. I partner italiani dichiarano che i greengraffiti se confrontati con un manifesto cartaceo, permettono un risparmio di ben 90 litri d’acqua e che per rendere ad impatto zero il loro lavoro, partecipano alla campagna GreenAdsBlue, donando un euro per ogni messaggio creato, al fine di costruire cisterne per la raccolta delle acque piovane in Brasile.
L’unica pecca è che in questo calcolo non viene dichiarato l’impatto ambientale del template e forse non è stata pensata una compensazione anche per questo aspetto. Piccolezze di fronte all’impatto di una comunicazione tradizionale.
Altre tecniche di affissione sostenibile sono proposte dalle agenzie di Green Graffiti internazionali come, ad esempio, l’impiego di gessi colorati biodegradabili al 100% oppure l’utilizzo di materiali organici, in primis il muschio.
Insomma, arte, artigianato e creatività a servizio della comunicazione.
Molto carina come cosa.
Sulla falsariga di quest’idea, avevo visto questo video:
anche se non so questo quanto possa essere realmente green.
Grazie per il commento Stefano. Anch’io avevo visto questo video un po’ di tempo fa, tra l’altro grazie alla segnalazione di GreenGraffiti Italia su facebook. Per quanto riguarda l’aspetto “green” diciamo che se hanno utilizzato tutti quei template per un solo murales l’effetto un po’ si perde, ma si tratta comunque di una tecnica meno invasiva rispetto alle normali affissioni (zero inchiostro, zero colla, zero carta). E poi si fanno notare :)
Ciao Nicoletta,
prima di tutto grazie per aver parlato di noi: ci fa sempre piacere se qualcuno si interessa a quello che facciamo!
Ti chiarisco un attimo la questione della compensazione e del risparmio idrico (cercando di non scrivere un pippone!!).
Capitolo risparmio idrico: ci sono degli studi che attribuiscono ad ogni oggetto un costo in termini di acqua (che viene chiamata acqua virtuale). Questo costo prende il nome di impronta idrica ed è relativo a tutta la filiera produttiva dell’oggetto/bene. In particolare, noi ci affidiamo ad una pubblicazione del professor Hoekstra dell’Università di Twente (per info andare qua: http://www.waterfootprint.org) che stima un costo di 10 L per la produzione di un A4.
Prendendo un foglio di carta di dimensioni più grandi, es 1.5 x 1.5 metri, che contiene circa 36 fogli A4, il costo idrico della carta necessaria è di 360 litri.
Senza considerare il costo della colla, dell’inchiostro, dell’installazione e dello smaltimento!!
Un reverse-graffito delle stesse dimensioni costa esattamente 12 litri.
A questo costo va ovviamente sommata la produzione del template in alluminio, l’uso dell’idropulitrice e dei mezzi per spostarci.
E qui inizia il capitolo 2: compensazione. Considera che il template realizzato viene riciclato a fine campagna. Per lo spreco d’acqua facciamo compensazione idrica, come hai scritto sopra.
Compensiamo poi anche la C02, investendo 0,5 cents per ogni km percorso durante i lavori.
Per questa ci rivolgiamo all’agenzia GroenBalans (www.groenbalans.nl).
Ok, ho finito.
Spero di aver fornito qualche info in più e di non essere stato eccessivamente pesante!!
Un abbraccio.
Lorenzo
Ciao Lorenzo, grazie delle precisazioni! Dalle informazioni che avevo trovato in rete non era chiaro come compensaste il template! Hai fatto bene a chiarirlo qui. Ti invito a segnalarmi le prossime azioni che farete, per un sincero interesse personale. A presto!