Sostenibilità: i dati della ricerca ERVET
Di quanto è cresciuta la domanda dei prodotti green da parte delle Pubbliche Amministrazioni? Quanto sono competitive le aziende eco-sostenibili? Il segmento dei consumatori green è in crescita o in calo?
A queste domande possiamo dare una risposta riportando i dati della ricerca diretta da ERVET (Agenzia di sviluppo territoriale a supporto della Regione Emilia-Romagna, focalizzata sullo sviluppo sostenibile del territorio e sulla valorizzazione internazionale del sistema istituzionale e produttivo regionale) durante il progetto europeo LIFE Promise.
Dall’analisi emerge un incremento per la PA del numero dei bandi verdi (+27%) e degli investimenti negli acquisti (+28%). Le certificazioni più utilizzate sono le forestali (FSC e PECF, 50%), l’Ecolabel (46%) e le energy label (36%).
Inoltre, dalla ricerca risulta che la difficoltà per la creazione di bandi verdi è in calo e la consapevolezza degli strumenti come il GPP e i CAM è in crescita.
Le difficoltà riscontrate per gli acquisti green da parte delle PA sono ravvisabili con:
- la differenza di prezzo rispetto ai prodotti e servizi tradizionali;
- la difficoltà di ricerca dei fornitori;
- l’assenza di chiarezza delle informazioni sui prodotti.
L’analisi ha rilevato che i produttori green hanno tratto vantaggi competitivi in termini di reputazione aziendale, nonché nelle vendite e nel fatturato.
Un dato interessante per il marketing è l’entrata con forza delle garanzie ambientali comunicate (certificazioni e informazioni ambientali sui prodotti).
I consumatori che scelgono acquisti eco-sostenibili sono in crescita, così come cresce l’uso delle etichette verdi, primo tra tutti il marchio Biologico (80%) e a seguire quelli degli imballaggi (79,8%), l’equo-solidale (77%) e le energy label (77%).
Insomma, ancora una volta possiamo dire che il settore della green economy è in buona salute e in controtendenza alla crisi. Una buona notizia per riprendere gli aggiornamenti del 2013 ci voleva proprio!
Fonte dati: http://www.ervet.it
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Si legge dalla ricerca Ervet che esistano delle difficoltà a sviluppare un mercato “Green”, dove produzione e consumi siano orientati alla Sostenibilità.
Forse manca proprio una strategia della PA, quindi delle istituzioni, che porti imprese e consumatori a diventare maggiormente sensibili a questo tema. Una strategia che serva anche da rilancio per le imprese di produzione e che coinvolga tutta la filiera, dalla materia prima al bene confezionato e acquistabile sugli scaffali o su Internet.
Bisogna iniziare dalle regolamentazione delle ETICHETTE che devono essere rese OBBLIGATORIE e non come oggi VOLONTARIE!
Inoltre deve essere creato un ente/organizzazione neutrale (super partes) che dopo averne verificato l’attendibilità rispetto ai requisiti di legge, ne continui a monitorare/controllare la veridicità nel tempo ed evitare imbrogli!
In caso contrario come può il consumatore essere sicuro che un prodotto è veramente BIOLOGICO e/o un imballaggio RICICLABILE e/o RECUPERABILE e che non contenga additivi chimici tossici non compatibili con l’ambiente??!?!?